Semplicemente perchè non sono riciclabili e inquinano moltissimo,
sono necessari dai 100 ai 1000 anni per biodegradare la plastica.
E'
vero che in questa società, dove l'essere sempre di corsa è ormai
una caratteristica della vita di molte persone, anziché lavare i
piatti è sicuramente più facile buttarli.
Il
consiglio migliore è sempre quello di usare stoviglie in vetro o
ceramica, nel caso in cui non è possibile e per tutte quelle
situazioni in cui risulta più comodo le soluzioni sono la foglia di
palma, il legno, la polpa di cellulosa o la bioplastica.
Per
quanto riguarda le posate nello specifico, i materiali utilizzati
sono legno e bioplastica e dopo anni di attento lavoro adesso sul
mercato ci sono postate compostabili di grande qualità, rigide come
se fossero di plastica e resistenti al calore senza sottovalutare
l'aspetto estetico in quanto anche molto belle.
Le
posate al momento di buttarle sono sporche di cibo, ma il problema a
differenza della plastica non esiste in quanto si buttano insieme ai
rifiuti organici dei pasti.
La
bioplastica PLA è un tipo di plastica completamente biodegradabile
in quanto derivante da materie prime vegetali rinnovabili come
l'amido di mais.Se sottoposto a cristallizzazione, il PLA diventa
termoresistente, sopporta temperature fino ad 80 C°. Ha un tempo di
decomposizione di qualche mese in compostaggio. Oltre a non
inquinare, ha l'enorme vantaggio di poter essere utilizzato come
concime fertilizzante per il terreno.
Il
legno di betulla perchè ha un bell'aspetto ed è robusto, è
certificato FSC, è biodegradabile e compostabile secondo la norma
EN13432.
La
foresta di origine e' stata controllata e valutata in maniera
indipendente in conformita' a questi standard (principi e criteri di
buona gestione forestale), stabiliti ed approvati dal Forest
Stewardship Council a.c. tramite la partecipazione ed il consenso
delle parti interessate.
Come
si può vedere esistono diverse
opportunità
per chi desidera seguire comportamenti virtuosi iniziando a
sostituire le stoviglie in materiale plastico con quelle
biodegradabili sfruttando le
soluzioni che ci sono.. perché la plastica per fortuna non è
l’unica alternativa esistente per le comodità quotidiane!