Iniziamo
con un chiarimento iniziale doveroso: cos'è il RAEE?
RAEE
è l’acronimo di Rifiuti
da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche;
ogni elettrodomestico ha un ciclo di vita terminato il quale, sia per
malfunzionamento sia per desiderio di disfarsene, non si può pensare
di smaltirlo con l’indifferenziato o in modalità che non siano
quelle prescritte dalla legge. Non si tratta infatti di un rifiuto
“comune”.
Infatti
il rischio di inquinamento per questo tipo di rifiuti è molto più
elevato rispetto ai normali rifiuti domestici: possono rilasciare
sostanze tossiche e non biodegradabili, è perciò vietato non
smaltirli correttamente o abbandonarli lungo il ciglio della strada.
Ci
sono diverse tipologie di di rifiuti elettronici e la normativa
identifica 10 categorie di apparecchiature RAEE: grandi e piccoli
elettrodomestici, apparecchiature informatiche, per
telecomunicazioni, di consumo, illuminazione, strumenti elettronici
ed elettrici, giocattoli e accessori per sport e tempo libero (con
funzionamento a corrente), dispositivi medici, strumenti di
monitoraggio e controllo, distributori automatici.
Ma
veniamo alle novità in materia di raccolta e smaltimento del RAEE.
Ormai abbastanza spesso si sente parlare delle smart city e se nel
nostro caso fossero i cassonetti smart?
Il
progetto è stato presentato in Romagna nelle città di Rimini,
Riccione, Cesena, Ravenna e Faenza grazie all'appoggio del Consorzio
Ecolight, in collaborazione con Hera, è completamente gratuito e
negli ultimi tre mesi ha permesso di incrementare la raccolta rifiuti
elettronici di 5 tonnellate di piccoli RAEE.
E'
un'iniziativa nata dalla necessità di rispondere alla recente
normativa in materia di RAEE che prevedeva l'obbligo di ritiro
gratuito dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni da parte dei
negozi. Questi
cassonetti, che vengono posizionati in prossimità di grandi
strutture di vendita, sollevano i negozi dalla gestione dei rifiuti
consegnati dai clienti, ma soprattutto vanno incontro ai cittadini
nell'ottica di facilitare il conferimento dei RAEE, quindi
stimolare un maggiore rispetto dell'ambiente.
I
cassonetti sono stati realizzati all'interno del progetto Identis
WEEE - iniziativa cofinanziata dall'Unione Europea all'interno del
programma Life+ e realizzata da Hera, Ecolight e dalla fondazione
spagnola Ecolum - e rappresentano un'evoluzione
dei prototipi RAEEshop.
I
RAEEshop Evolution hanno dimensioni relativamente ridotte (3x1x1,57
metri) e non necessitano della presenza di alcun operatore. L'accesso
per il consumatore è estremamente semplice: basta
identificarsi con la tessera sanitaria e,
indicando il tipo di prodotto da smaltire, il cassonetto apre uno
sportello dove mettere il rifiuto.
Sono
stati progettati per accogliere i RAEE di dimensioni ridotte, come
cellulari
e piccoli elettrodomestici oltre alle lampadine a risparmio
energetico (i
raggruppamenti R4 ed R5) e le classiche pile portatili.
I rifiuti conferiti vengono tracciati dal momento della loro raccolta
fino allo loro trattamento e recupero.L'iniziativa
è stata finora proposta nei territori dell'Emilia Romagna e
nell'area di Padova, zone dove il Gruppo Hera gestisce il servizio
pubblico di raccolta dei rifiuti.
Ultimamente
l'attenzione al rispetto dell'ambiente in ogni sua forma sta
acquisendo sempre maggiore importanza probabilmente anche in
un'ottica Expo 2015.
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